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Microprogetti. Piccoli interventi per il risparmio energetico. Grande risparmio. In bolletta e in emissioni di CO2.
Cassinetta di Lugagnano come tutti i comuni ha un cimitero (purtroppo). Con centinaia di punti luce. Accesi 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Grazie alla sostituzione di ogni lampada votiva a filamento da 5w con una lampada votiva a LED da 0,38 w sono stati ridotti i consumi di oltre il 90%.
Inoltre, la durata media di una lampadina ad incandescenza è di 1,5 anni, mentre quelle a LED durano 11-13 anni.
Il dato più significativo, che pongo all’attenzione di tutti gli assessori al bilancio, è questo: con un investimento di 2.000 Euro, si ottiene un risparmio annuo di energia elettrica di € 2.253. Quindi l’ammortamneto dell’investimento è addirittura inferiore a un anno.
Mentre agli assesori ai lavori pubblici faccio notare che per almeno dieci anni non è più necessario mandare periodicamente l’operaio o il custode a sostituire le lampadine.
Piccoli progetti. Una goccia nel mare. Ma quanti cimiteri ci sono (purtroppo) in Italia?
Dal Blog di Domenico Finiguerra
Ormai dopo qualche giorno dal terremoto dell’Abruzzo, atterriti dalle immagini e dalle notizie, ripenso a tutto ciò che è successo.
Lunedì notte, la mattina presto, pochi minuti dopo le prime scosse, la notizia viaggiava sul web, il cinguettio di Twitter, i gruppi di aiuto su Facebook, i video su Youtube, i blog dei tanti italiani che hanno vissuto in primo piano il terremoto, davano la notizia.
Il mondo sta cambiando velocemente, e tutto questo cambiamento avviene tramite la condivisione delle informazioni.
Negroponte lo scriveva in un suo libro 15 anni fà, ed adesso si sta avverando.
La rete, con telefono fisso o col telefono mobile, pemette di essere tutti connessi, istantaneamente.
Guardate questo video:
http://www.international.rai.it/mediacenter/frontend/programma.php?cat=71&id_video=1617
La legge finanziaria 2008 ha varato il provvedimento che finanzia al 100% la realizzazione di mini impianti eolici e impianti a biomasse fino ad 1 Mw.
Oggi realizzare un impianto domestico di produzione di energia elettrica dal vento (micro eolico) può rappresentare una grossa occasione per milioni di famiglie.
L’impianto si ripaga da sè grazie a un premio (30 centesimi per 15 anni) per ogni kilowatt prodotto che è addirittura maggiore di quello stabilito per i pannelli solari che producono elettricità.
Grazie a questo finanziamento del conto energia eolico i cittadini che installano sul tetto o in giardino un impianto di questo tipo hanno energia elettrica gratis e un premio che è superiore al costo dell’impianto e del finanziamento bancario, senza dover tirar fuori un euro.
Si possono installare anche impianti eolici piccolissimi con pale di diametro inferiore ai due metri sostenuti da pali di qualche metro con una produzione massima di un kilowatt.
Il costo di un piccolo impianto eolico che produce un kilowatt all’ora varia dai 2.500 ai 5.000 euro.
Un impianto di un kilowatt è in grado di coprire il consumo medio di una famiglia composta da tre persone.
Anche il settore legato alla produzione di biogas da biomasse di origine agricola con impianti di piccola taglia (1 Mw) è molto interessante e rappresenta una grande occasione per gli agricoltori, le amministrazioni pubbliche e le aziende per la gestione dei rifiuti urbani.
Un esempio, dalla coltivazione di un ettaro di sorgo da fibra (ciclo colturale: aprile – agosto) si possono ricavare circa 12.600 metri cubi di biogas (metano).
dal blog: www.nrglab.it/
Cos’è
E’ l’erede dei vecchi mulini, sfrutta l’energia del vento per produrre energia meccanica o elettrica.
Vengono considerate MICRO le macchine eoliche che generano potenze fino a 20 kW destinate all’autoconsumo di energia e le macchine da 20 a 100 kW, che sono considerate di uso “industriale”.
Per analogia con l’idroelettrico vengono considerate MICRO le macchine eoliche di potenza nominale non superiore ai 100 kW, tenendo presente che quelle fino a 20 kW sono destinate all’autoconsumo di energia, mentre quelle di potenza superiore sono considerate Officine Elettriche (decreto 504 del 1995) per la produzione industriale di energia e sono soggette a un apposito regime normativo e fiscale.
L’energia eolica è una risorsa fornita dal Sole; il vento si crea principalmente per le differenze di temperatura tra la terra l’aria e il mare, e tra le calotte polari e l’Equatore.
A cosa serve
A produrre energia elettrica o meccanica; utile per utenze isolate o collegate alla rete elettrica.
L’energia prodotta con macchine eoliche di piccola taglia, singole o collegate tra loro, è generalmente utilizzata sul posto. Macchine eoliche non connesse alla rete elettrica possono alimentare utenze isolate come ad esempio sistemi di telecomunicazione, stazioni di pompaggio, utenze rurali e isole; in questi casi l’energia prodotta e non consumata viene immagazzinata in un sistema di accumulo formato, nella maggior parte dei casi, da batterie.
Macchine eoliche allacciate alla rete elettrica di bassa tensione possono integrare l’energia prodotta con l’energia della rete elettrica oppure vendere alla rete l’energia prodotta (la vendita di energia è consentita solo per macchine eoliche di potenza nominale superiore ai 20 kW).
Come funziona
Le pale delle macchine eoliche vengono messe in rotazione dal movimento dell’aria. L’energia così ottenuta può azionare generatori elettrici (in questo caso si dicono aerogeneratori) o azionare macchine operatrici quali ad es. le pompe (in questo caso si dicono aeromotori).
Le pale della macchina (comunemente tre) sono fissate su un mozzo e nell’insieme costituiscono il rotore che normalmente si posiziona controvento. Il mozzo, a sua volta, è collegato a un albero sul quale è posizionato un freno a valle del quale si trova il generatore elettrico da cui dipartono i cavi elettrici diretti alle utenze da alimentare o alla rete. Tutti questi elementi sono ubicati in una cabina detta navicella o gondola la quale a sua volta è posizionata su di un supporto-cuscinetto, orientabile in base alla direzione del vento. La navicella viene completata da un sistema di controllo di potenza, che interrompe il funzionamento della macchina in caso di vento eccessivo. Un timone posto in coda garantisce la migliore posizione della navicella in relazione alla direzione del vento. L’intera navicella è poi posizionata su di una torre che può essere a traliccio, tubolare o ad aste strallate.
Gli aspetti caratteristici che differenziano una tipologia di macchina da un’altra, indipendentemente dalla taglia di potenza e quindi di dimensione, sono i seguenti:
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sistema di controllo della potenza: a passo o a stallo;
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velocità del rotore: costante o variabile;
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presenza o assenza del moltiplicatore di giri.
Prerequisiti utente
La macchina eolica deve essere installata in un luogo ventoso, quelle attualmente in commercio necessitano di una velocità minima del vento di circa 3 metri al secondo per poter entrare in funzione.
La potenza estraibile dal vento per mezzo di un aerogeneratore cresce all’aumentare della velocità del vento e dell’area spazzata dalle pale; dipende inoltre dalla densità dell’aria, funzione delle caratteristiche condizioni meteo del luogo.
Per valutare l’effettiva potenzialità di un impianto è indispensabile conoscere le ORE EQUIVALENTI annue di funzionamento alla potenza nominale, tale parametro è determinato da:
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distribuzione di frequenza della velocità del vento;
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curva di durata della velocità del vento;
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distribuzione di frequenza della velocità del vento.
Per determinare le ore equivalenti di un impianto in un sito è possibile svolgere delle campagne di misura sul posto o consultare l’Atlante Eolico; in Italia le zone favorevoli sono situate al centro-sud e sulle isole.
Gli impianti micro-eolici di potenza non superiore ai 20 kW generalmente non sono soggetti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è però opportuno che il soggetto intenzionato a realizzarli si informi presso la propria Regione o Provincia per conoscere la normativa in vigore.
Le macchine eoliche di potenza superiore ai 20 kW sono assoggettate a verifica di esclusione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, quindi i siti di installazione vanno selezionati tenendo in considerazione i vincoli ambientali, archeologici, demaniali esistenti.
Quanto costa
Il costo per installare un sistema completo di un aerogeneratore decresce in funzione della potenza installata: circa 1000 € al kW per impianti intorno ai 100 kW e può raggiungere 5000 € al kW per impianti molto piccoli di alcune centinaia di watt.
Il costo per installare un sistema completo di un aerogeneratore di 20 kW di potenza è circa 1.500/1.800 €kW
Per macchine di potenza compresa tra 10 e 20 kW il costo di un sistema installato “chiavi in mano” varia dai 2000- 2500 € per kW installato. Per macchine di taglia più piccola (centinaia di watt- pochi kW) esso può raggiungere 4000 – 5000 € per kW installato.
I costi di gestione e manutenzione crescono con il tempo: anni 1-10, ~ 2% ; anni 10 – 20, ~ 3% (% sull’investimento).
Incentivi economici
Incentivi nazionali
Un impianto eolico fino a 20 kW beneficia dal 13 Febbraio 2006 del regime di scambio sul posto tra l’energia prodotta dall’impianto e quella consumata attraverso la rete elettrica.
Impianti eolici oltre i 20 kW godono di un regime di incentivazione costituito sostanzialmente dalla possibilità di emettere certificati verdi e certificati RECS, che attestano la produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Incentivi regionali: cerca sul sito della tua regione
Impianti eolici di potenza non superiore a 20 kW
Dal 13 febbraio 2006 tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 kW possono accedere al meccanismo di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta, cioè la possibilità di cedere alla rete elettrica locale la produzione da fonte rinnovabile e di prelevare dalla stessa rete i quantitativi di elettricità nelle ore e nei giorni in cui gli impianti rinnovabili non sono in grado di produrre; tutto ciò pagando solo la differenza, su base annua, tra i consumi totali del cliente e la produzione del suo piccolo impianto.
Impianti micro-eolico di potenza nominale superiore a 20 kW fino a 100 kW
Sono impianti a cui è concesso di autoconsumare l’energia prodotta, ma anche di venderne le eccedenze. Sono considerati Officine Elettriche e quindi è richiesta denuncia all’Ufficio Tecnico di Finanza, con la conseguente imposizione fiscale. Gli incentivi interessano la vendita dell’energia e sono uguali a quelli di cui godono anche gli impianti di taglia maggiore, e cioè:
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priorità di dispacciamento (priorità di transito dell’energia sulla rete) in quanto impianti da Fonti Energetiche Rinnovabili.
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possibilità di ottenimento dei Certificati Verdi (Dlgs 16 Marzo 1999n. 79, Decreto 11 Novembre 1999 n. 292, Decreto 24/10/05 n.265) per i primi otto anni di esercizio dell’impianto, qualora la produzione di energia elettrica annua superi i 25 MWh (Ogni Certificato Verde ha il valore di 50 MWh, ma viene concesso dal GRTN adottando il criterio commerciale di arrotondamento, e può essere commercializzato in un apposito mercato).
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possibilità di ottenimento e relativa vendita dei certificati RECS, del valore ciascuno di 1 MWh di energia prodotta
Benefici
Benefici economici
Gli impianti per autoconsumo possono risultare economicamente convenienti per alimentare utenze isolate in zone ventose.
Gli impianti molto più grandi riescono a sfruttare economie di scala e incentivi alla produzione di energia elettrica che ne fanno la tecnologia più competitiva rispetto alle fonti tradizionali.
Benefici ambientali
La produzione di energia elettrica attraverso generatori eolici esclude l’utilizzo di qualsiasi combustibile, quindi azzera le emissioni in atmosfera di gas a effetto serra e di altri inquinanti.
L’energia impiegata nel processo di fabbricazione degli impianti viene recuperata in pochi anni di funzionamento.
Il micro-eolico rispetta l’ambiente perchè ha dimensioni contenute e non disturba il paesaggio.
Dimensionamento
Il dimensionamento di un impianto domestico (max 20 kW dwstinato all’autoconsumo) è funzione di:
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ventosità del sito;
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area disponibile per la macchina eolica;
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energia utilizzabile dalle utenze;
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capitale disponibile di chi fa l’investimento.
Anche se la ventosità del sito e lo spazio a disposizione consentono di installare potenze elevate, bisogna tenere in considerazione l’effettivo fabbisogno energetico dell’utenza che si intende servire, poichè l’energia elettrica prodotta e non consumata non gode della tariffa incentivante prevista dallo scambio sul posto.
I rotori più piccoli adatti a minime applicazioni domestiche, si attestano attorno a una potenza di 500W a cui corrisponde un diametro minimo del rotore pari a poco più di un metro, fino ad arrivare a 8 metri per taglie da 15 a 20 kW.
Il dimensionamento degli impianti di potenza nominale superiore ai 20 kW viene fatto per sfruttare al massimo il vento e lo spazio a disposizione e quindi per massimizzare la quantità di energia prodotta e immessa in rete.
Gli aerogeneratori fino a 100 kW di potenza sono dotati di rotori di diametro fino a 20 metri e possono raggiungere 20 metri di altezza.
Componenti
Una macchina eolica è molto semplice ed è composta da:
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Rotore (pale);
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Torre di sostegno;
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Moltiplicatore di giri.
Se la macchina viene utilizzata per produrre energia elettrica è composta anche da:
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Generatore;
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Sistema di controllo;
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Trasformatore.
Per l’alimentazione utenze isolate occorrono:
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Batterie di Accumulo;
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Inverter DC/AC (corrente continua/corrente alternata);
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Carica batterie (convertitore AC/DC) e sistema di controllo.
Per il collegamento alla rete elettrica deve essere provvista di:
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Quadro elettrico completo di dispositivo di interfaccia alla rete elettrica di bassa tensione;
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Sistema di controllo del parallelo alla rete elettrica di bassa tensione;
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Inverter AC/DC/AC.
Rappresentazione schematica di un aerogeneratore.
Tempo di vita dell’impianto
Il tempo di vita di un impianto ammonta a circa 20 anni.
Alternative teconogiche
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Generatori ad asse orizzontale.
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Generatori ad asse verticale.
Generatori ad asse orizzontale
Esistono diverse configurazioni di turbine eoliche ad asse orizzontale: monopala, bipala, tripala, multipala. All’aumentare del numero di pale diminuisce la velocità di rotazione, aumenta il rendimento e cresce il prezzo.
La maggior parte delle turbine costruite attualmente è ad asse orizzontale, a tre pale, caratterizzate da una coppia motrice più uniforme (con sollecitazioni minori e quindi di durata maggiore), energia prodotta leggermente superiore (cioè rendimento maggiore in linea di principio), nonchè, minore disturbo visivo, in virt? di una minore velocità di rotazione.
Generatori ad asse verticale
La macchina Savonius caratterizzata da un rendimento globale molto basso (20% dell’energia posseduta dal vento) lavora bene con venti deboli ma il suo rendimento crolla con venti forti. » molto robusta e ha una forte coppia di spunto che ne consente l’avviamento con venti debolissimi.
La macchina Darrieus è caratterizzata da grande semplicità di costruzione e da alto rendimento che si attesta intorno al 40% dell’energia del vento, e riesce a combinare i vantaggi della macchina Savonius e delle pale aerodinamiche delle macchine ad asse orizzontale. Il regime di rotazione è molto elevato mentre la coppia di spunto molto bassa non permette a questa tipologia di macchine di avviarsi spontaneamente.
Schema di funzionamento e confronto di alcune tipologie di aerogeneratori.
Modalità di utilizzo
L’impianto funziona in modo autonomo senza richiedere interventi operativi. Periodicamente occorre verificare il buon funzionamento di tutti i componenti. Per gli impianti da qualche decina di kW si procede annualmente a una verifica di corretto funzionamento.
Domande frequenti
Sostituisce il collegamento alla rete?
Solo gli impianti situati in luoghi molto ventosi e dotati di un accumulo adeguato possono garantire un buon livello di servizio senza un collegamento alla rete elettrica, ma questa soluzione è conveniente solo per applicazioni molto particolari (ad es. pompe) o per utenze difficilmente raggiungibili dalla rete elettrica.
E se va via il vento?
L’energia viene integrata da appositi accumuli o dalla rete.
Testi conigliati
Eolico: paesaggio e ambiente
Gianni Silvestrini e Mario Gamberale
2004 Franco Muzzio Editore
Collana Energie
Le vie del vento
Tecnica, economia e prospettive del mercato dell’energia eolica
Luciano Pirazzi e Roberto Vigotti
2004 Franco Muzzio Editore
Collana Energie
La rete sta evolvendo molto e soprattutto nel nostro paese, dove la diffusione e capillarità della presenza della connessione a banda larga, sta arrivando adesso ad una percentuale tale da coprire un alta fetta del territorio italiano.
In Italia stiamo vedendo solo adesso lo sviluppo che può avere il futuro, e questo arrivarci sempre in ritardo non ci aiuta nell’essere competitivi, ma non in termini solo di profitto, ma di sviluppo di idee e progetti per la società di domani.
Io sono nato e vissuto nella terra del rinascimento dove i mercanti astuti, avevano contatti con tutto il mondo, scambi, e cultura tali da voler sempre primeggiare, non solo nei profitti, ma bensi nell’arte, nella cultura, nelle scienze. Questo è un motivo che dà impulso più dei meri profitti.
Ora anche l’Italia sta vivendo con l’uscita dell’ IPhone della Apple che seguita dalle altre aziende che copiano il format, spingerà sempre più ad creare il trinomio uomo-cellulare-connessione personale portatile.
Ormai ogni persona sarà connesso 24h24, e dal suo cellulare presto potrà gestire la sua “connessione al web”.
Questo vuol dire che io posso seguire in diretta eventi in ogni parte del mondo, stare dentro in vari progetti, di divertimento, di studio, di lavoro, che si svolgono nel mondo, senza spostarmi da casa, o meglio mentre invece mi sposto, ma forse per andare al mare a fare un bel bagno, piuttosto che una passeggiata sui monti.
Quello che quindi cambierà da oggi in poi, sarà la concezione che ognuno di noi non sarà in rete col web proiettato da casa nel mondo, ma da se stesso a tutte le parti del mondo.
Perchè dico questo con un titolo che si rifà al blog?
Oggi tutti noi possiamo avere un blog, e con l’avvento di queste nuove tecnologie, potremo aggiornare il nostro blog costantemente, descrivere opinioni, fatti, eventi, paesaggi, in diretta da dove ci troviamo.
Possiamo fare video, foto e altro, e costruire dei contenuti che poi metteremo in rete web.
Ecco la sfida che io vedo e che dobbiamo raccogliere: <ognuno di noi deve/può costruire contenuti e metterli in “rete”>.
Ma quale “Rete” ?
Non solo e non più la rete web, quella di internet, quella che è la rete come mezzo.
Quello che possiamo e dobbiamo fare, è la rete di persone e di contatti.
Molte aziende di business stanno cercando di sfruttare questo concetto di rete, chiamato da loro “network sociale”, con cui sfruttano l’adesione di iscritti connessi alla loro piattaforma, cercando di dare loro servizi, ma facendo in modo che loro poi stiano dentro la piattaforma, in modo da sfruttare i proventi della pubblicità, le informazioni sui gusti, sulle preferenze, sui contenuti visitati sul web, per poter poi rivenderli alle aziende di marketing.
Ora qui noi abbiamo di fronte la sfida.
Credo che ora come mai, possiamo davvero fare rete dal basso, p2p, persona verso persona, e organizzarci, magari sfruttando proprio anche quelle piattaforme.
L’esempio del giornalismo dal basso che abbiamo intrapreso tre anni fà col GrilloNews.com, và in quella direzione.
Ora dobbiamo essere forti di pensare e progettare all’interno del web2.0, il nostro modo di fare rete sociale, U2U, lo definirei io, umano verso umano, dove l’uomo è al centro della rete di rapporti.
In maniera trasversale, possiamo ognuno di noi fare parte di piattaforme e gruppi, ma avere il blog tematico, e gestire un blog allargato dove tramite i contenuti e le opinioni, possiamo costruire dei progetti aperti e condivisi così come nel software OpenSource.
Il GrilloNews.com, avendo il retroterra dei meetup, è un progetto pilota ,che credo ci servirà per testare le nostre capacità e creare le basi per sviluppare poi un progetto più aperto e meno “targetizzato”. Quello è un progetto di informazione che si lega all’attività dei mettup di Beppe Grillo, quindi con la funzione di informare localmente sulle attività che vengono svolte e le tematiche trattate, con accenni di informazione generica.
Magari il progetto a cui pensavo poi di arrivare al secondo livello, era un progetto di informazione di rete sociale. Costruita sempre u2u, trasversalmente dal basso, ognuno di noi potrebbe costruire la rete dell’informazione generica, non legata ai gruppi di Amici di Beppe Grillo.
Un progetto un pò più ambizioso che io ho chiamato I New You, io informo te, storcendo e forzando il significato inglese di news-notizia, in verbo informare.
Ecco che diventa fondamentale fare dei primi passi in 3-4 persone all’inizio e poi piano piano crescere e condividere, così come abbiamo fatto fino ad ora.
Il segreto del futuro sta nel fatto che crescere, lavorando a distanza e mentre uno può continuare agestire le sue altre attività, sarà semplice e veloce.
Create i vostri blog, pubblicate i vostri articoli, imparate ad osservare e indagare, questo vi aiuterà ad essere interconnessi con la scoietà ed ad essere cittadini migliori. Costruite e strutturate, anche in maniera semplice, le informazioni, e rendetele disponibili in rete.
Questo ci permetterà di far fare i primi passi ad un cambiamento ed esserne attori.
Volete essere parte di ciò o stare a guardare?
Andrea Tj
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