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L’onorevole Emerenzio Barbieri del Popolo delle Libertà, ci illumina con attento e scrupoloso lavoro su quali sono i problemi urgenti da risolvere.
La “questione urgente ed inderogabile”… la ristorazione per i Parlamentari della Camera dei Deputati.
“…IL PROBLEMA è CAPIRE QUALI SONO I SERVIZI CHE ABBIAMO NOI RISPETTO AI NOSTRI COLLEGHI, ….FRANCESI , DANESI, EUROPEI…QUESTA E’ LA QUESTIONE”
“La ristorazione in certi giorni è davvero scadente!”
“..Ma c’è anche una questione più politica!”
“alle riunioni internazionali, i senatori vanno in business e noi deputati in economica, ma non ritenete che sia una cosa da valutare questa ?” (min 4:29 del video NDR)
Poveri parlamentari, prendono 7-800 euro in meno dei Senatori, rischiano di impoverirsi! GRAZIE DELLA SUA AUDIZIONE ONOREVOLE BARBIERI!!
Camera dei deputati, Mercoledi’ 23 Luglio 2008
La rete sta evolvendo molto e soprattutto nel nostro paese, dove la diffusione e capillarità della presenza della connessione a banda larga, sta arrivando adesso ad una percentuale tale da coprire un alta fetta del territorio italiano.
In Italia stiamo vedendo solo adesso lo sviluppo che può avere il futuro, e questo arrivarci sempre in ritardo non ci aiuta nell’essere competitivi, ma non in termini solo di profitto, ma di sviluppo di idee e progetti per la società di domani.
Io sono nato e vissuto nella terra del rinascimento dove i mercanti astuti, avevano contatti con tutto il mondo, scambi, e cultura tali da voler sempre primeggiare, non solo nei profitti, ma bensi nell’arte, nella cultura, nelle scienze. Questo è un motivo che dà impulso più dei meri profitti.
Ora anche l’Italia sta vivendo con l’uscita dell’ IPhone della Apple che seguita dalle altre aziende che copiano il format, spingerà sempre più ad creare il trinomio uomo-cellulare-connessione personale portatile.
Ormai ogni persona sarà connesso 24h24, e dal suo cellulare presto potrà gestire la sua “connessione al web”.
Questo vuol dire che io posso seguire in diretta eventi in ogni parte del mondo, stare dentro in vari progetti, di divertimento, di studio, di lavoro, che si svolgono nel mondo, senza spostarmi da casa, o meglio mentre invece mi sposto, ma forse per andare al mare a fare un bel bagno, piuttosto che una passeggiata sui monti.
Quello che quindi cambierà da oggi in poi, sarà la concezione che ognuno di noi non sarà in rete col web proiettato da casa nel mondo, ma da se stesso a tutte le parti del mondo.
Perchè dico questo con un titolo che si rifà al blog?
Oggi tutti noi possiamo avere un blog, e con l’avvento di queste nuove tecnologie, potremo aggiornare il nostro blog costantemente, descrivere opinioni, fatti, eventi, paesaggi, in diretta da dove ci troviamo.
Possiamo fare video, foto e altro, e costruire dei contenuti che poi metteremo in rete web.
Ecco la sfida che io vedo e che dobbiamo raccogliere: <ognuno di noi deve/può costruire contenuti e metterli in “rete”>.
Ma quale “Rete” ?
Non solo e non più la rete web, quella di internet, quella che è la rete come mezzo.
Quello che possiamo e dobbiamo fare, è la rete di persone e di contatti.
Molte aziende di business stanno cercando di sfruttare questo concetto di rete, chiamato da loro “network sociale”, con cui sfruttano l’adesione di iscritti connessi alla loro piattaforma, cercando di dare loro servizi, ma facendo in modo che loro poi stiano dentro la piattaforma, in modo da sfruttare i proventi della pubblicità, le informazioni sui gusti, sulle preferenze, sui contenuti visitati sul web, per poter poi rivenderli alle aziende di marketing.
Ora qui noi abbiamo di fronte la sfida.
Credo che ora come mai, possiamo davvero fare rete dal basso, p2p, persona verso persona, e organizzarci, magari sfruttando proprio anche quelle piattaforme.
L’esempio del giornalismo dal basso che abbiamo intrapreso tre anni fà col GrilloNews.com, và in quella direzione.
Ora dobbiamo essere forti di pensare e progettare all’interno del web2.0, il nostro modo di fare rete sociale, U2U, lo definirei io, umano verso umano, dove l’uomo è al centro della rete di rapporti.
In maniera trasversale, possiamo ognuno di noi fare parte di piattaforme e gruppi, ma avere il blog tematico, e gestire un blog allargato dove tramite i contenuti e le opinioni, possiamo costruire dei progetti aperti e condivisi così come nel software OpenSource.
Il GrilloNews.com, avendo il retroterra dei meetup, è un progetto pilota ,che credo ci servirà per testare le nostre capacità e creare le basi per sviluppare poi un progetto più aperto e meno “targetizzato”. Quello è un progetto di informazione che si lega all’attività dei mettup di Beppe Grillo, quindi con la funzione di informare localmente sulle attività che vengono svolte e le tematiche trattate, con accenni di informazione generica.
Magari il progetto a cui pensavo poi di arrivare al secondo livello, era un progetto di informazione di rete sociale. Costruita sempre u2u, trasversalmente dal basso, ognuno di noi potrebbe costruire la rete dell’informazione generica, non legata ai gruppi di Amici di Beppe Grillo.
Un progetto un pò più ambizioso che io ho chiamato I New You, io informo te, storcendo e forzando il significato inglese di news-notizia, in verbo informare.
Ecco che diventa fondamentale fare dei primi passi in 3-4 persone all’inizio e poi piano piano crescere e condividere, così come abbiamo fatto fino ad ora.
Il segreto del futuro sta nel fatto che crescere, lavorando a distanza e mentre uno può continuare agestire le sue altre attività, sarà semplice e veloce.
Create i vostri blog, pubblicate i vostri articoli, imparate ad osservare e indagare, questo vi aiuterà ad essere interconnessi con la scoietà ed ad essere cittadini migliori. Costruite e strutturate, anche in maniera semplice, le informazioni, e rendetele disponibili in rete.
Questo ci permetterà di far fare i primi passi ad un cambiamento ed esserne attori.
Volete essere parte di ciò o stare a guardare?
Andrea Tj
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Scrivi il tuo giornale online e nella tua città !!
Grillonews.com
Pubblico qui un articolo interessante sul cui ho evidenziato alcuni passaggi.
dal blog DecidiamoInsieme: Repubblica – Napoli
La Fibe ora chiede garanzie Agnano, scontro sulla gestione
Ad Acerra grandi manovre per l´affidamento diretto, ma ci sono anche gli spagnoli
di Antonio Corbo
C´è una doppia velocità. La spettacolare accelerazione per Acerra, con l´arrivo dei bersaglieri, scelta forse significativa, sono soldati che corrono. E la strana frenata per Agnano, il quartiere indicato dal Comune per il suo inceneritore, il quarto in Campania. A poche ore dalla quarta visita di Berlusconi a Napoli, si può guardare oltre?
«Sono cominciate le grandi manovre per il colossale business degli impianti: chi dovrà costruirli o gestirli», spiegano gli osservatori più disincantati del settore rifiuti.
Per Acerra manca ancora il “rup”, responsabile unico del procedimento. Dovrà sostituire Giuseppe Sorace, indagato dopo l´ultimo blitz della Procura, agli arresti domiciliari finirono personaggi di rilievo: dalla prima assistente di Bertolaso, Marta De Gennaro, ai dirigenti di Fibe.
Proprio la società di Impregilo torna in primo piano.
Per decreto legge deve completare i lavori di Acerra, è scaduta intanto l´interdizione a trattare con enti pubblici il 26 giugno, solo quattro giorni fa. Gira un´indiscrezione: Fibe accetta, ma preferisce attendere che il decreto già modificato alla Camera sia convertito in legge dal Senato. Avverrà entro il 22 luglio.
Bertolaso ha annunciato che Acerra andrà in funzione a fine anno. Allude forse alle prime prove. Il “rup” dovrà vigilare sui lavori, e occorre almeno un altro anno di prove e collaudi: per sei mesi, devono lavorare insieme Fibe che ha costruito l´impianto e la società che dovrà gestirlo, chi? I tecnici spiegano con un esempio:
«Non è come un´auto, chi la compra può subito guidarla. Vi sono meccanismi complessi da studiare».
La gestione, ecco il nodo.
Fibe accetta di ultimare la struttura, ma non intende gestirla. E chiede garanzie. Sono passati dieci anni dalla gara d´appalto. Anni tormentati per una società che altrove costruisce con miglior fortuna e in tempi brevi. Ha investito 280 milioni, per completare l´opera che a fine agosto 2007 era all´86 per cento mancavano sei mesi di lavori e 75 milioni. Il preventivo è ancora lo stesso o la struttura si è deteriorata durante la sosta? E dove sono i 550 specialisti che vi lavoravano?
Berlusconi punta sull´affidamento diretto. Niente gara di evidenza europea.
Saranno richiamati i vecchi concorrenti: “Asm” di Brescia e i francesi di “Veolia”, che il 24 gennaio erano pronti a firmare grazie alla mediazione del prefetto Alessandro Pansa, ma Gianni De Gennaro preferì soprassedere.
Il 7 febbraio andò quindi deserta per la terza volta una gara di 4,5 miliardi di euro per vent´anni.
C´è un terzo concorrente: il gruppo spagnolo Abertis, abbinato a De Vizia transfer Spa. Dovrebbe avere, a sorpresa, un ruolo anche la Jacorossi. La società si è assicurata come amministratore delegato Ciro Turiello, l´ex di Asìa.
L´affidamento diretto consente al governo di trattare su campi larghi.
Le prime ipotesi: Veolia ad Acerra, magari con Jacorossi sul territorio, “2A2″ ( Asm e Aem unite.NDR) a Salerno e a Napoli, gli spagnoli di Abertis a Santa Maria La Fossa.
Il Commissariato non si pronuncia su Agnano. Ed è questo il secondo nodo.
Richiede sondaggi e studi. Il Comune di Napoli gioca invece d´anticipo. Forte di una legge (”113 Testo unico degli Enti locali”) vuole assegnare progettazione, costruzione e gestione alla società che controlla con il cento per cento delle azioni: l´Asìa, oltre duemila dipendenti, sede proprio ad Agnano.
Il suo ad, Daniele Fortini, conferma le ultime notizie. «È stato davvero svolto il “layout” in uno studio attrezzato, tutto ok, una meraviglia.
Procediamo con le indagini anemometriche, quindi con i carotaggi. Sarà un progetto di qualità, potendo contare su 120 tra i tecnici migliori d´Italia, gli specialisti di Atia, e di ben tre università, la prima è la Federico II di Napoli, quindi Torino e Milano». Il “layout” ha configurato la sagoma (alta 40 metri) nel contesto. Superando così il test di impatto ambientale. Seguirà quello della Via.
Il governo pensa ad altri gruppi. Basta ascoltare nel Pdl Paolo Russo, deputato tra i più esperti di ambiente. «Dopo quella attuale, la prossima emergenza sarà la gestione degli impianti, se non si individuano i migliori gruppi d´Italia o del mondo per tecnologie d´eccellenza e uomini esperti».
Lo scontro è palese ascoltando l´assessore Gennaro Mola. «Il Comune di Napoli nei termini ha indicato un sito, ha tutto l´interesse, il diritto, quindi l´obbligo di affidarlo alla sua società. È l´Asia.
Si rivolgerà a quanto di meglio esista per tecnologie e serietà, ma il Comune di Napoli dopo tante sofferenze non rinuncia ad un ruolo da protagonista nella sua città».
Né lascia ad altri il business: bruciare rifiuti vuol dire completare il ciclo, ricavare energia, quotata dal Cip 6 almeno venti centesimi a chilowattora. Provate a immaginare: 300 tonnellate al giorno nel forno di Agnano.
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Come avete letto e constatato dall’articolo precedente, cosa che non viene mai fatta dai media tradizionali tv e giornali, il nodo dei rifiuti è solo la gestione e il pacco incredibile di soldi che ci gira intorno.
Solo per Asm Brescia 4,5 miliardi di euro per 20 anni !!!
9.000 miliardi di lire !!!
Lo sapete che ci si compra tutto Berlusconi e la Mediaset?
Comprendete quindi che ruolo possa aver ela politica , anzi i politici?
Vi ricordate quando vi dicevo che facendo la lista civica un politico si può comprare anche con un incarico di lavoro per 50.000-100.000 euro annui presso un azienda importante?
Ecco le società di gestione e progettazione degli inceneritori assumono centinaia di tecnici, amministrativi, ad esempio l’Asia di NAPOLI ne ha 2000 !!!
Ora queste sono fabbriche di consenso.
I nostri politici sono inermi difronte al capitale fresco e liquido che hanno le multinazionali.
Guardatevi il video di Alex Zanottelli e cercate di capire di più del sistema con cui pilotano la gara di appalto della gestione rifiuti in modo tale che solo 2-3 aziende enormi come Veolia possano gestire l’impianto e la torta dei soldi pubblici.
Ecco perchè i CIP6 non verranno mai levati , perchè sono il carburante di un sistema che distribuisce ricchezza ad una casta di persone di potere.
Tj
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