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Be che dire?

Il 17 dicembre u.s. (data inequivocabile sotto il segno dei presagi), è andata deserta l’asta di cessione del Teatro Comunale di Firenze. I nostri politici adesso hanno in mano un altro buco di cassa: dovranno vendere ad un prezzo inferiore il teatro e gli mancheranno capitali contanti per adempiere all’impegno preso per la costruzione del nuovo teatro/auditorium.

Il mercato immobiliare è in crisi profonda, non se ne vede all’immediato un uscita, le società di investimento sono ben lungi dell’idea di investire, così i nostri amministratori hanno fatto i conti in bilancio senza l’oste.

Dalle mie parti, in San Frediano si dice: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!

Eccoci qui concittadini a prepararsi all’ennesimo spreco fiorentino, ed a pagare la nuova tassa inutile.

Propongo di dire basta alla vendita, e che si emettano dei “Buoni Comunali” dell’arte, per finanziare il nuovo, tenendo aperto il vecchio.

Perchè l’Ente Cassa di Risparmio invece di investire nell’acquistare le quote dell’aereoporto di Firenze, che non avevano necessità di essere rilevate, non ha investito nel sociale e nella cultura?

Andrea Tj

link utili:

http://www.intoscana.it/intoscana2/opencms/intoscana/sito-intoscana/Contenuti_intoscana/Canali/News/visualizza_asset.html?id=939543

Estratto di un articolo:

Meridiana cede il suo 17,5% dell´aeroporto per oltre 28,6 milioni di euro

Ente Cassa compra il Vespucci

da la Repubblica 14/11/2009

L´Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha sottoscritto un accordo con Meridiana spa per l´acquisto del 17,5% della società Aeroporto di Firenze spa. L´operazione verrà perfezionata il 16 novembre per un ammontare complessivo di 28 milioni e 617.584 euro. Meridiana ha ceduto l´intera quota finora posseduta del capitale di Adf al prezzo di 18,1 euro ad azione. L´Ente Cassa ha diffuso poi un comunicato per spiegare la filosofia dell´investimento. «L´Ente entra nel capitale di una società non bancaria – si legge nella nota – in quanto la ritiene strategica e determinante per lo sviluppo del territorio. Con tale iniziativa l´Ente vuole dare un sostegno concreto alla ripresa dell´economia locale, essendo convinto dell´importanza che le strutture aeroportuali hanno per le aree nelle quali sono ubicate e per le attività produttive». Dal canto suo Meridiana ricorda che la cessione costituisce una delle «operazioni straordinarie che Meridiana Spa sta realizzando nell´ambito di un più ampio riassetto del Gruppo» e conferma il proprio «impegno a proseguire le attività di trasporto aereo da e per Firenze, consolidando la propria presenza nei collegamenti fra il Vespucci e i principali aeroporti europei».

Il 13 luglio ricevevo una mail con questo oggetto:

“Comunicazione Importante di Zopa Italia s.p.a.”

Caro xxxx,

in data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d’Italia, ha cancellato dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società. Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l’ingresso di nuovi Prestatori. La società sta valutando tutte le iniziative, anche di natura giurisdizionale, per tutelare la propria posizione e la community.

A tutela tua e di tutti i Prestatori, rimane pienamente attiva la gestione dei prestiti in essere, sia per l’incasso delle rate sia per il recupero credito. Il denaro in prestito diventerà gradualmente disponibile al rientro delle rate mensili.

Puoi già ora accedere a MyZopa per controllare il tuo portafoglio e ritirare il denaro non in prestito. Abbiamo disattivato tutte le offerte e annullato i prestiti in assegnazione rendendo disponibili i fondi.

Tutti i tradizionali canali di Zopa restano aperti per assisterti. Puoi trovare maggiori informazioni in Cosa succede ora?, nelle FAQ specifiche e nel blog.

Ti terremo informato su tutte le attività che metteremo in atto per salvaguardare un’iniziativa innovativa, etica, sociale e vantaggiosa per tutti i partecipanti.

Maurizio Sella Amministratore Delegato Zopa Italia S.p.A.

____

Come sempre nel nostro paese un esempio di sviluppo moderno attraverso la rete, viene subito chiuso. Siamo in una democrazia dei cittadini o delle banche?!

Ecco chi era Zopa: clicca per il video.

 

Davvero oltre.

In questi strani tempi, dove anche internet ormai è fagocitato nella ricerca continua di espansione dell’individualismo, dell’immagine e dell’influenza che queste due possono avere miscelate ad arte per diventare un detonatore del desiderio di fama, ricchezza, personalismi, potere, è strano trovare e scoprire che ci sono ancora persone che credono in qualcosa che va oltre la loro arte e per questa riducono il peso della loro figura, annientandola per far evaporare solo lo spirito.

Il titolo di questo mio post viene da una frase del libro “New Things” di Wu Ming1, uno dei 5 componenti e fondatori del progetto Wu Ming wuming(In cinese mandarinowu mingsignifica anonimo“).

“Wu Ming” è un esperienza che nasce in quel di Bologna, nella primavera del 2000. Wu Ming (per esteso: Wu Ming Foundation; link: Wikipedia) è il nome usato da un collettivo di scrittori formatosi all’interno della sezione bolognese del Luther Blissett Project. Il gruppo è autore di numerosi romanzi, tradotti e pubblicati in molti paesi.

Leggendo un articolo di Nino G. D’Attis, sottolineo alcune frasi: [..]C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth, composizione scritta da Trane nei giorni del suo tour giapponese (è sul quadruplo Live In Japan, etichetta Impulse!) quindi l’anima di un uomo straordinario alla sensibilità degli autori di Q, 54, Asce di guerra e Guerra agli umani.[….leggi tutto]

Perchè va oltre al free jazz?

C’è un filo che lega il jazz e del bebop degli ani’30 e ’40, la lotta al razzismo nell’america del movimento del black power degli anni ’60, il free jazz degli anni ’60, le avanguardie sociali come il Luther Blissett Project?

Ed oggi, nel 2008 cosa si può dire di tutto ciò dopo l’avvento del messia nero Obama?

Che cosa lega oggi, l’umanità delle voci di Green Man, Rowdy-Dow, Git-on-the-Good-Fooot, Thumbtack, Let’s-Play-a-Game, Julia Mey, del periodo della New Thing, della rivoluzione del jazz libero di Albert Ayler, Archie Shepp, Bill Dixon, Eric Dolphy e non ultimo John Coltrane.

<<La “Nuova Cosa”, unico evento davvero innovativo dai tempi del bebop della metà degli anni Quaranta: ritmi svincolati da schemi metrici, strumenti a fiato suonati energicamente, grande libertà ritmica e melodica.

“Antijazz”, lo definirono i detrattori (in cima alla lista troviamo John Tynan, redattore della rivista Down Beat e Leonard Feather, famoso per non aver mai mandato giù tutta la musica di Trane). Dai loft della Downtown di New York City a locali di basso livello come lo Slugs sulla Terza strada, al catalogo di un’etichetta discografica come la ESP, piccola (e per qualche tempo esclusiva) realtà interessata al jazz d’avanguardia.

New Thing significa soprattutto consapevolezza dell’immenso patrimonio culturale africano da parte dei musicisti neri che la praticarono. Un bene da contrapporre, anche con rabbia, allo skyline dei grattacieli, al monopolio schiacciante della cultura occidentale, alla visione di quei bianchi che, alla maniera dello storico Arnold Toynbee, non si erano fatti scrupolo di consegnare ai posteri frasi infami come “La razza nera non ha dato alcun contributo positivo alla civiltà”.

Jazz against fascism. L’Africa, non gli Stati Uniti d’America. L’Olatunji Center of African Culture ad Harlem, inaugurato il 27 marzo del 1967, pochi mesi prima che John William Coltrane, nato Hamlet, North Carolina, il 23 settembre 1926, lasciasse questo mondo stroncato da un cancro al fegato. Africano. Negro. Nee-grow e nighrah. Nigger. Nigga. Afroamericano. Africano della diaspora. Africano (“È un gran casino, uomo, te l’ho detto”).>>

Non vi è risposta per il momento, la storia va riletta a posteriori, ma quello che mi preme condividere con v180px-wumingoi è questo bellissimo progetto contro il personalismo, l’immagine dilagante, che annienta l’umanità che sta dietro l’immagine.

Il social networking oggi sta dilagando, e questo non è un male, ma lo è il suo utilizzo senza un carico di umanità alle sue spalle. Prevale ormai il far evadere l’immagine di sè piuttosto che l’umanità che in te dimora. La rete per nostra grazia, metterà tutto al suo posto, perchè in rete c’è sempre un feedback, e tutto ciò che davvero è sproporzionato, verrà ridimensionato.

Tutto ciò che verrà artefatto, poi troverà di essere smontato.

Ecco quindi che il progetto Luther Blisset è interessante.

<<Nel 1994, in giro per l’Europa, centinaia di artisti, attivisti e burloni scelgono di adottare la medesima identità.
Tutti si ribattezzano Luther Blissett e si organizzano per scatenare l’inferno nell’industria culturale. Si tratta di un piano quinquennale. Lavoreranno insieme per raccontare al mondo una grande storia, creare una leggenda, dare alla luce un nuovo tipo di eroe popolare.
Nel gennaio 2000, al termine del Piano, alcuni di essi si riuniscono sotto il nuovo nome Wu Ming. Quest’ultimo progetto, benché più concentrato sulla letteratura e la narrazione in senso più stretto, non è meno radicale del precedente.>>

La lotta al mondo dell’industria della cultura.

“Trasparenti verso i lettori, opachi verso i media”. Ecco come Wu Ming 1 ha spiegato la posizione del gruppo in un’intervista del 2007: “Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos’altro, il mio divenire. Divento un ‘personaggio’, un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma.”

Ecco che il free jazz segnava l’inizio di una rivoluzione culturale, che oggi il Luther Blissett project realizza nella letteratura e nelle arti visive. Andate a vedervi alcuni esempi del “Terrorismo Semantico”.

http://www.lutherblissett.net/index_it.html

Altri link utili:

http://www.carmillaonline.com/archives/2006/10/001964.html

http://www.carmillaonline.com/archives/2006/10/001965.html#001965

http://www.carmillaonline.com/archives/2006/08/001884.html#001884

http://www.guzzardi.it/arte/pagine/cianimorte.html


Nel 2007, (lo sò siamo nel 2008..), nella sessione del WordCamp di San Francisco, si è tenuto un dibattito molto interessante.

Blogs contro Giornalismo.

Vi traduco qui un articolo di una recensione , fatto da climbtothestars.org,

Queste sono le mie note di questa sessione. Possono essere imprecise. Controllate con le persone direttamente interessate che veramente ciò che hanno detto corrisponda alle parole qui riportate, prima di saltare su dalla sedia.
Grazie.

WordCamp 2007 John C. Dvorak, Om Malik, Mullenweg opaco

John C. Dvorak ritiene che non vi è alcuna differenza di sorta, ed ai blogger dovrebbe essere dato le giuste credenziali. I grandi media non prendono seriamente in considerazione i blogger, ancora.

* Steph-nota: mi ricordo di Dvorak dal 2002 e la kitty-teste.

Om Malik: ..blog hanno una diversa dinamica, non sostituiscono il giornalismo principale. Attenzione a non grumo di tutti i blogger nella stessa categoria.

JCD: Se i blogger copriranno Schifezze di notizie come “Paris Hilton’s ha perso PDA” o “Tom Cruise fa qualcosa di stupido”, faremo proprio come dei principali organi di stampa. Problema.”che cosa è questo tipo di pensare?”, questo è tuo pensare è il tuo post del blog.
Guida dei principali media sono come guscio di noci.Il mondo di blog verrà respinta dal mainstream perché sono un fastidio.

A un certo punto, JCD ha dovuto lottare per mantenere collegamenti a siti fuori nella sua colonna.
( “OMG! Se i link esterni vedono noi come schifezza, non saranno considerati , le persone che arrivano sul nostro blog ci vedono come schifezza!”)

OM: osservazioni possono essere buono / cattivo.
Caratteristica importante.Dovete assumere  cura dei tuoi commentatori.

Essi hanno dedicato del tempo sul tuo sito. Rispetto.

JCD: chiedendo ai lettori di riempire gli spazi vuoti della tua storia
Steph-nota: come sto facendo per il mio articolo 2002 Dvorak – molto interessante, tutta l’informazione è nel post, più i commenti.

OM: commenti sono ciò che rende di blog diverso da mezzi di comunicazione di massa, attingendo alle intelligenza collettiva.
Impegnarsi ogni singola osservazione.
Questa è la singola lezione più importante che ho imparato.

JCD: Hey, è possibile moderare i commenti senza uccidere il blog (JCD utilizza Spam Karma).

Alcuni commenti non contribuiscono molto ( “You suck!” Non è veramente molto da aggiungere la conversazione).

Raccomanda moderazione per assicurarsi commenti hanno valore.

Bisogno di una massa critica di lettori di avere abbastanza commenti.

La moderazione dovrebbe essere la responsabilità dell’autore del post.

In questo nuovo mondo, fate un post, queste osservazioni fanno parte del proprio lavoro come lo scrittore.

OM: si è impostato il tono.
Ci sono buone bar, lousy bar.
Persone a scegliere.

Steph-nota: giardinaggio blog è veramente importante.
Ciò che si accetta o non si accetta, influenzerà il modo in cui le persone agiranno con i commenti.

WordCamp 2007 Om Malik

JCD: anche bisogno di rilassarsi.Non una catastrofe nazionale, se le cose vanno in discesa nei commenti.
JCD è stato chiamato un idiota per 25 anni, ma è ancora lassù ;-).

M: è possibile votare i commenti.
JCD: non ama i commenti di rating, ad eccezione ristorante recensioni.
Steph-nota: non mi piace commento rating molto.

OM: Un trucco è quello di passare avanti da quello che ha scritto per 15 minuti prima della pubblicazione.

JCD: trucco del giornalista : leggere ad alta voce (davvero!) Perché le orecchie e gli occhi non funzionano allo stesso modo. Catturi un sacco di errori.

OM: In realtà, avete il vostro Mac e potete farlo rileggere di nuovo a voi.

Q Ben Metcalfe: “nessuna differenza circa blogger e giornalisti” – si potrebbe spiegare di più?

Giornalismo investigativo, tenendo conto del governo di pensieri… Più i grandi cose.
Se “sembra troppo come un blog”, si può perdere credibilità (la gente va “Ah, è un blog”).

Cfr. The Onion.

NYT ridisegnata dopo the Onion (contestato!)
Neo-blog di stile: credibilità va modo più alto, con lo stesso contenuto.
Alcuni vecchi modelli, diversi fiore, diversi rosa, posto per gatto fotografia… qualcosa di vecchio stanco Layout.

BM: E ‘davvero solo una questione di layout?
JCD: Ciò che sto dicendo è valida per le prime impressioni.

JCD: “citizen journalism”: costruzione artificiale.
Steph-nota: che cosa c’entra con Dvořák e gatti?

OM: Bloggers dovrebbe chiamarsi direttamente persona. Cercare di ottenere informazioni direttamente dal popolo.
Almeno si può dire che si è tentato di mettersi in contatto.

WordCamp 2007 John C. Dvorak

JCD: Forse prendere un corso di giornalismo così almeno si ha un indizio di come funziona, diffamazione e di studio del diritto, questo è importante (non è possibile chiamare la gente un “Coglione” per esempio, è possibile ottenere citato nel dimenticatoio – ” douchebag “, tuttavia, è OK!)

OM: In effetti, “douchebag” potrebbe anche avere un effetto maggiore nel dopoguerra.

La lingua inglese è meravigliosa, ha molti modi per descrivere la stessa cosa.

JCD: È necessario essere prudenti, e credo che i blogger non hanno avuto la lezione sulla diffamazione legge.
Non si desidera ottenere denunciato per un piccolo commento o qualcosa del genere.

OM: adozione di blog direttamente connesse con la penetrazione della banda larga
Steph-nota: non è sicuro che!

Ben Metcalfe: luoghi in cui i blog sta recuperando terreno, sono luoghi in cui non vi è davvero molto libertà di stampa (ad esempio Europa orientale, l’Iran – non necessariamente un sacco di blogging).
Mancanza di libertà di stampa è una correlazione più valido con la mancanza di banda larga.

OM: tanto blogs son orealizzati attualmente in Stati Uniti d’America, ecc

JCD: yeah, i paesi con un lousy libertà di stampa.
Non abbiamo una stampa libera.

Per una marcia cittadina della convivenza
http://culturaaltra.blogspot.comculturaaltra@gmail.com – 055/373737
(per adesioni e gruppo organizzativo)

A CHI CREDE E SPERA NEGLI UOMINI E NELLE DONNE

La Comunità di Base delle Piagge, che vive in un quartiere di periferia, ogni giorno si confronta con la realtà e il Vangelo, cercando di rendere vita l’incontro con le persone.
Di fronte ai fatti di violenza e di discriminazione che sono accaduti e che accadono ogni giorno nel nostro paese rimaniamo sconcertati, e sopra ad ogni cosa ci sgomenta il silenzio dei tanti, soprattutto dei cristiani, che non provano a rompere il muro dell’indifferenza.

Noi avvertiamo l’urgenza di far sentire la nostra voce.

Gesù parla agli uomini e alle donne come a fratelli e a sorelle; ma noi in che modo viviamo questa fratellanza? Dove sono tutti coloro che credono nella Parola che si fa pane? Quel pane che se non condiviso può soltanto marcire o ingrassare le pance di pochi?
Siamo indignati dei troppi amen, dei così sia, che vuoti, vengono innalzati verso quel Dio che ci dice di essere FRATELLI.

Noi dove siamo e dove sono i nostri fratelli (Genesi 4,9)?

Dobbiamo sentirci custodi e non guardiani degli altri, e se siamo fratelli non possiamo far altro che aprire a tutti le mani e le porte, spezzare il tanto o il poco che abbiamo e condividerlo, altrimenti… non siamo cristiani, non siamo uomini.
In nome della sicurezza, della tranquillità e del benessere individuali le persone si piegano di fronte alla paura, condannano a priori, condannano per sentito dire, condannano.
Condotto dalla paura l’egoismo viene innalzato a prassi politica: le azioni politiche dovrebbero cercare il bene comune, per uscire insieme dalle difficoltà, invece inseguono solo il bene privato ed individuale, “insieme” non esiste! E in nome dell’individuo, solo e chiuso in se stesso, ogni giudizio diventa equidistante, si annega nel qualunquismo, appagati e rabboniti in una sonnolenza politica, religiosa e sociale, che toglie la voglia e il coraggio di pensare.

Noi non ci stiamo!

Davanti a una persona che viene a chiedere aiuto, con tutte le contraddizioni e le debolezze proprie di ogni essere umano, da che parte si sceglie di stare? Dalla parte di chi tende la mano, senza se e senza ma, o dalla parte di chi respinge in nome dell’appartenenza, della sicurezza e della legalità?
Noi stiamo con gli ultimi, con chi non ha voce e nessuno ascolta, con chi vive quella profonda sofferenza, della quale il nostro mondo è il primo responsabile.
Prendiamo coscienza e abbiamo il coraggio di mettersi in discussione, impariamo ad accettare il confronto; solo cercando con più forza ciò che unisce rispetto a ciò che divide, possiamo allargare i confini dei nostri “piccoli” mondi, per imparare a godere della ricchezza delle diversità.
Non possiamo pretendere legalità se non costruiamo la vera giustizia e se non c’è giustizia sociale non potrà mai esserci una autentica legalità e soprattutto non potrà esserci pace.
Di fronte a tutto questo chi si dice cristiano e chi si dice Uomo deve inquietarsi, pensare e fare: apriamo le porte, usciamo dalle case, dalle “strutture”, dalle chiese, gridiamo la nostra indignazione e smettiamo di trincerarci dietro agli steccati della paura e dell’egoismo.
Come Comunità continuiamo ad interrogarci e ad interrogare, a sporcarci le mani e i piedi per tentare di costruire, dalla diversità di tutte le nostre vite, una cultura altra, la cultura dell’apertura e dell’accoglienza contro la non-cultura della paura e dell’egoismo.

“…se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori.” (Giacomo 2,8-9)

Per questo proponiamo a tutta la città
Una marcia della convivenza

da organizzare insieme e da svolgersi in Firenze.
Per adesioni alla lettera telefonare allo 055373737 oppure inviare una mail all’indirizzo culturaaltra@gmail.com entro il 21 giugno.

L’appello si può leggere e sottoscrivere anche sul blog http://culturaaltra.blogspot.com

Le Piagge, 4 giugno 2008

La Comunità di Base delle Piagge

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"Meglio avere la propria mente occupata a comporre la soap opera della propria vita che sonnecchiare di fronte a quella di qualcun altro". Steven Johnson

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